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MARTINA FRANCA: ALLO SPORTING CLUB STAGE CON FRANCESCA SCHIAVONE


Domenica 4 settembre la pluricampionessa Francesca Schiavone è scesa in campo allo Sporting Club per tenere uno stage con i ragazzi della scuola tennis. La vincitrice del Roland Garros, oggi impegnata con la sua accademia (Schiavone Team Lab) a Milano, nelle 4 ore in cui ha calcato la terra rossa del circolo ha avuto la possibilità di vedere all’opera, mettersi accanto e dispensare consigli e tecniche ad oltre 40 giovani atleti che ora riprenderanno il proprio cammino seguiti dai maestri dello Sporting.

«Il nostro più grande grazie va a Francesca Schiavone – ha detto la presidente del circolo di contrada Giuliani, Marica Pugliese –. Un ringraziamento per essere stata con noi ma soprattutto, dopo averla vista in campo, per la dedizione per l’impegno per la passione che ci ha messo con i nostri figli senza trascurare nessuno. Questo per significa essere sì una grande tennista ma anche una grande persona, una grande donna. Mi auguro che, dopo averla vista in questa occasione, grazie all’impegno di Massimo Lacarbonara che ha fatto in modo che Francesca Schiavone arrivasse allo Sporting Club, una esperienza del genere possa essere ripetuta. Il mio sogno è creare una accademia di piccoli tennisti, andare alla ricerca dei talenti in erba. Il tennis non è solo Wimbledon o solo il Rolland Garros, il tennis, come tutti gli sport, deve essere un volano di crescita per i nostri ragazzi. Crescita fisica ma anche crescita mentale. Il tennis è uno sport difficile, si è soli in campo e bisogna basare tutto sulle proprie forze. E anche in questo la lezione che ci ha dato Francesca Schiavone nella sua carriera ne è una perfetta dimostrazione. Bisogna avere forza e coraggio: il coraggio di stare in campo, di lottare e di andare avanti anche quando si sta perdendo, così come il coraggio di saper vincere. Il tennis ci insegna ad essere onesti e leali, e il torneo che abbiamo vissuto qualche giorno fa ne è stata una splendida dimostrazione, con tanti giocatori pronti a dare il punto all’avversario».

Lo stage tecnico con Francesca Schiavone è stato realizzato anche grazie al contributo di alcuni soci e sponsor che non hanno fatto mancare il lo supporto, a cominciare da E.On energia che vestirà tutti gli iscritti alla scuola tennis per la stagione 2022-2023. E poi GT ascensori, Levaphone, Compagnia del cachemire, Berwich, Narcim, GM Lab, Salumi Martellotta, l’Associazione di volontariato San Giuseppe, Supermercato K3.


«Sono stata super felice di essere a Martina Franca – ha detto Francesca Schiavone – perché ho capito subito che ci unisce la parte dei valori umani. Quando ho deciso di partire con il progetto dell’accademia, la prima cosa su cui ho puntato e sulla crescita rima di tutto di uomini e donne, prima che come sportivi che possano in futuro diventare campioni. Non si arriva ad essere un campione senza essere una persona di grandi valori. La mia passione per il tennis nasce da bambina. Ho avuto la fortuna di crescere in campagna e a poca distanza da casa c’era un campo. Il mio papà il sabato e la domenica mi portava a correre o a quel campo. Correndo ho visto che arrivavo molto bene sulla palla e mi piaceva sempre più quello sport. Ho iniziato a giocare, ma soprattutto a pulirlo quel campo. Fino a quando non ho capito che potevo migliorare e ho chiesto ai miei genitori di poter proseguire. Amavo e amo quello che faccio e credo si sia visto. Il mio approccio è stato soft: tutto è partito come divertimento, e questo aspetto è rimasto ad accompagnarmi, ma poi è diventato sempre qualcosa di più».

La presenza di Schiavone sulla terra rossa è stata anche un motivo per ripercorre le gesta che qualche anno fa l’hanno portata a vincere a Parigi: «Ho passato 20 anni con un sogno nel cuore – ha sottolineato –. Quando avevo 17 anni sono andata per la prima volta da un mental coach. Lui, come prima cosa mi fece una domanda, su quello che volevo fare nella vita. La mia risposta allora fu: voglio vincere Parigi e arrivare tra le prime 10 tenniste al mondo. Da lì iniziammo a lavorarci. Io avevo proprio quel sogno sin da piccola, e mi è andata benissimo. Quando l’ho raggiunto, quando ho tirato quel rovescio e l’altra ha steccato, sono arrivata sulla cima della mia montagna. Mi emoziono ancora adesso».

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