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ANCHE LE ACLI DI PUGLIA ADERISCONO AL "RECOVERY SUD" PER IL 76° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

Vincenzo Purgatorio, Presidente regionale: "cancellare decenni di disuguaglianze e di iniquità"



"Aderiamo alla Rete "Recovery Sud" per onorare il 76esimo anniversario della Liberazione e per riaffermare il diritto ad equa ridistribuzione delle risorse". Vincenzo Purgatorio, Presidente regionale delle Acli di Puglia, esprime solidarietà e pieno sostegno all'iniziativa dei cinquecento sindaci del Sud, che hanno deciso di aderire alla Rete "Recovery Sud" e che saranno a Napoli il 25 aprile in occasione della festa nazionale di Liberazione.

"La ridistribuzione delle risorse del Recovery fund che assegnerebbe alle regioni del Mezzogiorno il 40% rispetto al 60% della quota prevista - afferma Purgatorio - rappresenta l'ennesimo scippo alle regioni meridionali, soprattutto crea iniquità e rischia di accentuare le disuguaglianze tra i cittadini della nostra Nazione".

"Le Acli del Sud, nella fattispecie quelle pugliesi, che da sempre si sono battute per la questione meridionale, esprimono la più profonda amarezza per quello che sta accadendo, in queste ore, e invitano le istituzioni e le forze politiche tutte a rivedere l'assegnazione delle quote, perchè si generi un nuovo equilibrio tra le regioni e si lavori per raggiungere il massimo della coesione nazionale".

"Se la ridistribuzione delle Next Generation Eu non rispecchiasse i criteri stabiliti dall'Unione Europea, che prevedevano di stanziare i finanziamenti, non solo in rapporto alla popolazione ma anche in ragione del tasso di disoccupazione e dell'inverso del Pil procapite, provocherebbe un ulteriore elemento di indebolimento del Mezzogiorno, - aggiunge il Presidente delle Acli di Puglia - comprometterebbe parte dello sviluppo e del riscatto delle genti del Sud e che, invece, l'equa distribuzione della quota al 60%, garantirebbe".

"La nostra preoccupazione è anche l'assuefazione di politiche che non generano esiti positivi, come accade da anni per il riparto del fondo nazionale per la sanità, che produce da decenni disuguaglianze e non garantisce equità rispetto alle popolazioni e ai servizi di qualità della sanità, con ingiustizie che continuano a perpetrarsi ai danni del Sud".

"Le Acli, che sono da sempre per la difesa dei diritti dei lavoratori, per questa occasione esprimono tutto il disappunto e la delusione, incoraggiano e danno pieno sostegno al tentativo dei sindaci del Mezzogiorno di invertire la rotta e rendere giustizia al Mezzogiorno e alla sua gente, - conclude Vincenzo Purgatorio - affinché si rimoduli il piano destinando al Mezzogiorno le risorse necessarie a eliminare, in via definitiva, il divario storico dal resto del Paese, affrancandosi una volta per tutte dal novero delle aree più povere d'Europa".



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