Di seguito, le dichiarazioni dal suo profilo Facebook
"È successo che tra i miei amici, su questa bacheca facebook, con tono stupito, qualcuno mi ha rimproverato di adulare troppo
Mi hanno scritto che non potevo farlo o quanto meno che non fosse opportuno considerato il mio ruolo istituzionale di capigruppo del PD in Consiglio Comunale.
Mi è stato anche chiesto se stessi diventando un militante dei 5 stelle.
Credo sia giusto approfondire e chiarire questo aspetto.
Il 13 e il 14 marzo sarò tra i mille componenti dell'assemblea nazionale del PD che decideranno il futuro del partito.
Nella mia esperienza politica non ho mai avuto capi, ho sempre espresso liberamente le mie idee, ho sempre fatto squadra con persone oneste, libere e che ritenevo capaci di dare risposte concrete ai cittadini, soprattutto a quelli più indifesi, a quelli che non ascolta nessuno.
Che vi piaccia o no, Giuseppe Conte era apprezzato e seguito sopratutto da quella gran parte della popolazione che non conta nulla.
Mentre è stato criticato, insultato e deriso ogni giorno da quella parte del paese che ha il potere finanziario ed economico, da quella parte di paese che non apprezzava la grande mole di investimenti che poteva arrivare al Sud.
Mentre accade tutto questo, mentre gli equilibri si spostano nuovamente dalle periferie del paese al potere delle lobby, il PD cosa fa? La sinistra dove si muove?
Pensa a darle addosso a Nicola Zingaretti.
Pensa ai sondaggi e ai voti che Giuseppe Conte le toglierebbe da leader dei 5stelle.
Invece di muoversi, di indicare una prospettiva per i più deboli, per quelli che non contano nulla, è impegnata ad azzoppare Nicola Zingaretti, una persona per bene e leale, che ha restituito un po' di dignità al Partito Democratico dopo che era sprofondato nel ridicolo con il giullare fiorentino.
E niente, i contestatori hanno continuato a martellare ogni giorno, proprio come hanno fatto con Conte, con quella fame di poltrone e potere che avevano connotato il PD come il partito dell'establishment, il partito delle poltrone ad ogni costo.
Questi sono come il loro capo fiorentino, non vogliono fare il bene del PD, vogliono cacciare Zingaretti, piazzare un loro segretario e mettersi nelle liste per il prossimo parlamento.
Ne più e ne meno.
Ecco, faccio semplicemente parte di quella gran fetta del PD che difende ciò che faticosamente si era costruito per il Sud, per le persone dimenticate da tutti, per gli imprenditori onesti, per i giovani, per le famiglie, per l'ambiente, tutto ciò che senza un valido motivo si è buttato all'aria.
E credo che non sia il caso di stare a contare i voti che Conte ci toglie, perché di spazi da conquistare in questa direzione penso che ce ne siano ancora tantissimi.
A Giuseppe Conte, l'autorità di essere il rappresentante di questa idea di paese non l'ho conferita io o il PD.
L'ha conquistata da solo tra la gente.
Questo è il vero motivo per cui lo hanno fatto fuori, ed è lo stesso motivo per cui vogliono far fuori Zingaretti con cui si era creata una sana e leale collaborazione per il Paese normale.
Ecco perché in Assemblea Nazionale starò lealmente con
Nicola Zingaretti , ecco perché da Capogruppo del PD ho difeso e valorizzato le qualità di Giuseppe Conte.
Non ho la pretesa di essere condiviso, spero solo di essere stato sufficientemente chiaro"
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