Che il Presidente Amati voglia discuterne in Commissione Bilancio per una verifica sull'andamento e sulla modalità della spesa, faccia pure ma non è questo il nodo nevralgico della questione che Allora Fest mette in luce con quanto assurto agli onori della cronaca ad Ostuni.
Il vero problema nel settore della cultura e della promozione del territorio è l'assenza di programmazione e di un progetto per la Puglia. Sembra che anche questo settore sia diventato un bancomat dove vige il motto "chiedete e vi sarà dato", senza alcun approfondimento e senza alcuna valutazione e, peggio ancora, senza alcuna regolamentazione.
Qual è la visione di sviluppo del turismo e dell'attrattività culturale in Puglia che l'assessorato al turismo e alla cultura ha in mente? Quali sono gli obiettivi e i risultati attesi a fronte di una spesa? Esiste in Puglia una progettazione di linee di sviluppo di tematiche culturali identitarie e criteri di base che devono orientare gli eventi sulla base di criteri ben definiti ed attinenti alle reali necessità della Puglia?
Queste sono le questioni vere che emergono considerando il caso di Allora Fest. Mi spiego con una domanda che un semplice cittadino farebbe alla politica: "c'è una richiesta, c'è un premio Oscar e si finanzia ma siamo sicuri che quell'evento fosse adatto per la Puglia e per i pugliesi e non invece per chi percepisce il finanziamento regionale?"
Siamo certi che per essere attrattivi o per fare operazioni di marketing territoriale (per dirla alla Lopane assessore) sia più utile finanziare nomi altisonanti e prestigiosi stranieri e non invece laboratori e interpreti culturali autoctoni pugliesi?
Quale Puglia vogliamo presentare al mondo, quella che racconta le nostre radici, le nostre tradizioni, i nostri usi, i nostri costumi, la nostra biodiversità, la nostra creatività oppure vogliamo che vengano premi Oscar stranieri a raccontare di noi?
Per questo chiederemo un'audizione al Presidente della quarta Commissione per capire che idea di turismo e di promozione del territorio ha in mente l'assessore con le agenzie afferenti all'Assessorato e quali sono le progettualità di medio-lungo termine e su quali criteri e regole di assegnazione di finanziamenti si fondano.
Certamente non possiamo come Regione ridurci al "chiedete e vi sarà dato" per poi ritrovarci con una sterile dichiarazione assessorile "è stata un'operazione di marketing territoriale". In questo caso anche in negativo. L'assessore sappia che la Puglia d'estate fa il "tutto esaurito" da sé e non c'è bisogno di marketing territoriale con un premio Oscar. C'è necessità di valorizzare temi culturali e identitari autoctoni che suscitano curiosità nel mondo intero tanto da sperare che ospiti stranieri siano fautori di un turismo destagionalizzato che tanto serve alla nostra Regione.
Cos? il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Puglia, Ignazio Zullo.
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